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Visione e Missione

La missione del DiCES è svolgere attività di ricerca e formativa negli ambiti di riferimento, con una visione interdisciplinare.

Il Dipartimento di Culture, Educazione e Società (DiCES) nasce come evoluzione del precedente Dipartimento di Lingue e Scienze dell'Educazione e ha come obiettivo, sin dalla sua costituzione, di realizzare un progetto strategico che favorisca la sinergia fra competenze articolate e trasversali rispetto a diversi settori del sapere umanistico, in un’organica intersezione con specifiche aree tecnologiche. Il Dipartimento si avvale di competenze convergenti e complementari nelle aree scientifiche e culturali psico-pedagogiche, filosofiche, linguistiche, sociologiche, giuridiche, economico-aziendali, archeologiche, storico-documentali. Il progetto scientifico culturale del Dipartimento è oggi rivolto a costruire nuove e feconde esperienze di collaborazione in merito alla didattica, al potenziamento della ricerca e della terza missione, all’internazionalizzazione.

L’attività di ricerca delle diverse aree confluisce in un proficuo intreccio di interessi relativamente ai temi dell'interculturalità, della radicalizzazione religiosa e della sicurezza e della digitalizzazione, questioni di grande rilevanza a livello locale, nazionale e sovranazionale anche con riferimento alle misure di sviluppo sostenibile individuate nell’Agenda 2030. Inoltre, l'interesse per il mutamento nel campo digitale, che in una società in trasformazione rappresenta una delle sfide più significative, ha permesso al Dipartimento di far convergere saperi differenziati a carattere sia tecnico che umanistico in un'ulteriore mission condivisa, consistente nell'esplorare i diversi ambiti della digitalizzazione sia da un punto di vista teorico che applicativo. Rientrano in questo progetto di studi le ricadute del digitale  nell'archivistica – con particolare attenzione alla disambiguazione semantica ed al trattamento automatico della lingua e alla classificazione e conservazione dei documenti contemporanei e dei prodotti della ricerca, al loro ciclo di vita, alla loro gestione, disseminazione e conservazione – ma anche i suoi effetti nella sfera sociologica e politica, tramite l'analisi delle istituzioni, delle nuove forme di comunicazione pubblica e politica, in quella psicologica-educativa  - rivolta sia ad attività di formazione che di lotta a nuove sfide emergenti come quella del cyberbullismo – e in quella relativa all'analisi e alla didattica delle lingue.

Particolare attenzione è inoltre rivolta agli studi sull'uso didattico dei media digitali, utilizzati per consentire una puntuale diffusione e promozione dell’uso di tecnologie comunicative per la definizione di strategie di inclusione e integrazione nelle organizzazioni complesse. L'attenzione dedicata allo studio delle lingue, della linguistica, delle minoranze linguistico-culturali, delle letterature straniere dell’Europa e dell’Africa, ai linguaggi specialistici in ambito economico, tecnico e scientifico, fino alla costruzione di vocabolari, lessici di dominio e strutture di classificazione dei termini e delle voci, ha anche permesso – rispondendo a delle specificità del territorio – di creare un sostrato particolarmente favorevole allo studio delle tematiche dell'educazione intesa come apertura all'inclusione e all'integrazione socio-culturale.