Istituto di Studi Penalistici “Alimena” - ISPA
Opera in diversi ambiti e con ricerche su più tematiche, da quelle squisitamente giuridiche a quelle, connesse, di natura filosofica, criminologica, psicologica, sociologica, politica e storica. L’istituto è stato costituito su proposta del Dipartimento di “Culture Educazione e Società” e del Dipartimento di “Scienze Aziendali e Giuridiche” dell’Università della Calabria. Dopo il parere favorevole del Senato accademico e le delibera del Consiglio di amministrazione, il Centro ha preso vita con il decreto rettorale che ne ha formalizzato l’attivazione, nominando contestualmente il direttore nella persona del Prof. Mario Caterini (associato di Diritto penale) e il Consiglio scientifico composto, oltre che dallo stesso direttore, dai professori Anna Rovella (ordinario di Archivistica bibliografia e biblioteconomia) e Natale Vescio (ricercatore di Storia del diritto medioevale e moderno).
La denominazione del Centro marca l’esigenza di coinvolgere nella ricerca tutti gli ambiti culturali e scientifici che gravitano intorno alla pena e più in generale alla opportunità del punire. Non solo, dunque, i profili del diritto, ma anche quelli criminologici, pedagogici, filosofici, storici, psicologici, politici e sociologici, onde capire sino a dove possa spingersi la necessità del punire se non supportata da un’adeguata opera ‘pedagogica’ di prevenzione. Il contesto generale nel quale si muove la ricerca è quello della cultura giuspenalistica per contribuire a realizzare un modello di giustizia coerente con i principi costituzionali, imprescindibile per lo sviluppo democratico del Paese. Il proposito è quello di dare impulso alla ricerca – teorica e applicata – sui problemi del sistema penale e della politica criminale, in una prospettiva interdisciplinare di “scienza integrata” attenta ai metodi e ai risultati dello studio criminologico e agli apporti delle scienze empirico-sociali, in particolare della pedagogia e della psicologia.
Tra gli obiettivi del Centro rientra quello di rendere fruibile agli studiosi l'imponente patrimonio librario della biblioteca dei giuristi Francesco (1836 - 1902), Bernardino (1861 - 1915) e Francesco (1898 - 1949) Alimena, insegne scienziati del diritto penale e della criminologia, allocata nel palazzo di famiglia nel centro storico di Cosenza. D'accordo con gli eredi, lo scopo è quello di progettare e implementare un sistema – come la catalogazione, digitalizzazione e conservazione digitale – in grado di far beneficiare la comunità scientifica nella maniera più ampia possibile di questo “bene culturale”, probabilmente un unicum in considerazione del fatto che riunisce in quasi tremila volumi buona parte delle pubblicazioni realizzate a cavallo tra l’800 e il ‘900 nei saperi giuspenalistici e criminologici, con un’imponente sezione comparatistica, senza contare altre migliaia di libri che raccolgono studi, tra l’altro, di storia, di filosofia, di letteratura.
Area tematica precipua del Centro è quella relativa al rapporto tra giustizia penale, informazione e formazione civica, nonché le condizioni carcerarie e la reintegrazione sociale dei detenuti, aspirando a porre i princìpi costituzional-penali tra i tòpoi imprescindibili di un’auspicabile pedagogia della cittadinanza.
Altra area di ricerca è quella del rapporto tra il paternalismo penale, le neuroscienze e la pedagogia della cd 'spinta gentile', concernente la volontà autolesiva e la libertà di 'sbagliare', attinente allo studio dell'autodeterminazione nell'ottica neuroscientifica e delle possibili opzioni di regolamentazione che ha lo Stato per contrastare gli errori cognitivi, come le nudge strategie .
- promuovere e svolgere l’attività necessaria per sviluppare la migliore collaborazione in chiave multidisciplinare tra gli studiosi della comunità scientifica, favorendo la collaborazione con ricercatori e docenti di altri atenei;
- promuovere ed attuare programmi di collaborazione con organismi nazionali ed internazionali nei settori della ricerca e dello sviluppo della cultura nazionale, europea e internazionale;
- promuovere lo scambio di risorse culturali ed esperienze con altri centri di studio qualificati italiani ed esteri;
- promuovere e attuare iniziative di studio e confronto scientifico con altri soggetti che operano nei medesimi ambiti culturali;
- stimolare l’elaborazione e l'attuazione di specifici progetti da realizzare nel territorio calabrese;
- promuovere iniziative formative nei campi d’interesse culturale coinvolti, anche aperte al mondo delle professioni e alle istituzioni;
- coinvolgere nelle attività didattiche, con cicli di lezioni o conferenze, studiosi, rappresentanti delle istituzioni o professioni, italiani e stranieri, di comprovata autorevolezza;
- promuovere eventi culturali anche in collaborazione con altri soggetti qualificati interessati alla formazione negli ambiti culturali di riferimento;
- favorire il dialogo costante con la magistratura e le professioni forensi, organizzando moduli didattici di legal clinics;
- promuovere, anche attraverso la collaborazione e valorizzazione di risorse ed enti esterni all’Ateneo, la costituzione di osservatori e centri di documentazione in relazione alle prassi applicative e alla raccolta empirica di dati e informazioni;
- promuovere, elaborare o contribuire a stilare progetti d’ateneo o inter-ateneo, partecipare a progetti promossi da enti pubblici, enti di ricerca, enti territoriali, ovvero privati pure nell’ambito di programmi regionali, nazionali ed europei, al fine di chiedere direttamente o in partnership finanziamenti ovvero partecipare a bandi per ottenerli;
- elaborare proposte di riforma da sottoporre all’attenzione delle istituzioni e della comunità scientifica;
- promuovere e stipulare intese nonché svolgere ogni altra attività e iniziativa compatibili con gli scopi generali e specifici prima indicati;
- promuovere e curare pubblicazioni in sinergia con editori di riconosciuto prestigio nella comunità scientifica
Il Direttore
Il Direttore della ricerca è nominato dal Rettore tra i ricercatori e professori in servizio presso l’Università della Calabria. Il Direttore dura in carica cinque anni e rappresenta ed è responsabile del Centro, convoca e presiede il Consiglio scientifico, sovraintende al funzionamento del Centro e ne coordina tutte le attività.
Con Decreto rettorale n. 2033 del 3 dicembre 2019 è stato nominato direttore dell’ISPA il Prof. Mario Caterini (curriculum e pubblicazioni)
Il Consiglio scientifico
Il Consiglio scientifico, oltre che dal direttore, è costituito da un rappresentante designato da ciascuno dei Dipartimenti aderenti e dura in carica cinque anni.
Ha i seguenti compiti:
a) coordina e vigila sulle attività del Centro;
b) approva le richieste di adesione al Centro da parte di altri Dipartimenti;
c) promuove accordi con altri Dipartimenti dell’Università della Calabria per l’utilizzazione delle strutture e delle attrezzature relative;
d) formula proposte ai Dipartimenti aderenti su questioni riguardanti l’amministrazione del Centro, ivi compresi l'acquisto e l'utilizzazione di attrezzature;
e) elabora progetti di ricerca nell’ambito delle finalità del Centro e propone ai Dipartimenti aderenti richieste di finanziamento;
f) propone ai Dipartimenti aderenti l’approvazione di convenzioni e contratti nell’interesse del Centro;
g) può istituire comitati scientifici aventi ad oggetto specifici temi di ricerca;
h) propone ai singoli ricercatori e professori che partecipano alle attività di ricerca del Centro l’espletamento di studi e ricerche, ne sostiene l’iniziativa per attività progettuali, nel rispetto della normativa di Ateneo;
i) promuove e sviluppa i contatti internazionali e nazionali nei settori di attività;
Alle sedute del Consiglio scientifico possono partecipare, a titolo consultivo, i rappresentanti degli enti, organismi o associazioni che aderiscono alle iniziative del Centro.
Con Decreto rettorale n. 2033 del 3 dicembre 2019 sono stati nominati componenti del Consiglio scientifico dell’ISPA la Prof.ssa Anna Rovella del Dipartimento di “Culture educazione e società” (curriculum e pubblicazioni), e il Dott. Natale Vescio del Dipartimento di “Scienze aziendali e giuridiche” (curriculum e pubblicazioni).
Fondatori del Centro di ricerca interdipartimentale ISPA
Luca Albino (ricercatore SSD IUS/09)
Maristella Amisano (associato SSD IUS/17)
Francesco Bruno (ordinario SSD M-PED/03)
Mario Caligiuri (ordinario SSD M-PED/01)
Mario Caterini (associato SSD IUS/17)
Angela Costabile (ordinario SSD M-PSI/04)
Giancarlo Costabile (ricercatore SSD M-PED/02)
Simonetta Costanzo (ricercatrice SSD M-PED/01)
Anna D’Atri (associato SSD M-FIL/06)
Alessandro Diddi (associato SSD IUS/16)
Rocco Giurato (associato SSD SPS/03)
Giovannella Greco (ordinario SSD SPS/08)
Roberto Guarasci (ordinario SSD M-STO/08)
Spartaco Pupo (associato SSD SPS/02)
Sabato Romano (ricercatore SSD IUS/17)
Luciano Romito (ordinario SSD L-LIN/01)
Anna Rovella (ordinario SSD M-STO/08)
Giuseppe Spadafora (ordinario SSD M-PED/01)
Christian Vassallo (associato SSD M-FIL/07)
Marcello Zanatta (ordinario SSD M-FIL/07)
Ai sensi dell’art. 7 del Regolamento per il funzionamento dell’ISPA, pubblicato con Decreto del Rettore dell’Università della Calabria n. 2098 del 10 dicembre 2019,
1. Possono presentare motivata richiesta di adesione al Centro, in qualità di membri aderenti, altri ricercatori e professori dell’Ateneo interessati alle attività. Il numero degli aderenti al Centro è illimitato.
2. Possono, altresì, aderire alle attività di ricerca, in qualità di membri aggregati, studiosi esterni all’Ateneo o che intrattengano con esso altre forme di rapporti (a titolo esemplificativo: professori fuori ruolo, professori a contratto, dottorandi e assegnisti di ricerca, cultori della materia, esercitatori e tutor, ecc.).
3. Possono, infine, aderire alle attività del Centro enti, organismi o associazioni scientifiche, culturali o professionali che hanno tra le proprie finalità istituzionali scopi correlati a quelli descritti nel precedente articolo 2.
4. Eventuali nuove adesioni al Centro devono essere approvate dal Consiglio scientifico.
L’adesione o l’aggregazione non è onerosa. Di seguito i modelli delle domande di adesione che naturalmente potranno essere modificati o integrati in ragione delle diverse esigenze o ulteriori motivazioni.
Modello domanda aderenti Unical
Modello domanda studiosi esterni
Pubblicazione del gruppo di ricerca Eutanasia in un prisma multidisciplinare dal titolo "Verso l’uscita. Schedario transmediale sull’eutanasia a cura di Stefano Calabrese, Monica Lanzillotta, Hanna Serkowska
Pubblicazione del gruppo di ricerca diritto penale e fattore religioso dal titolo "Diritto penale canonico e diritto penale statale: due ordinamenti a confronto alla luce della recente riforma del Libro VI del Codice di diritto canonico a cura di Maria d' Arienzo, Mario Ferrante, Fabiano Di Prima, Luigi Pellegrini
Progetto e gruppo di ricerca sull'ergastolo: risultati preliminari dell’ indagine sulle opinioni scientifiche dei componenti e formazione di équipes di ricerca
Progetto e gruppo di ricerca dal titolo: The Media Perception Of Insecurity
Progetto e gruppo di ricerca dal titolo: Euthanasia in a multi-disciplinary prism
Progetto e gruppo di ricerca sull'ergastolo
Progetto di ricerca Diritto penale e fattore religioso
Comitato direttivo
Mario Caterini, Anna Rovella, Rocco Giurato.
Comitato scientifico
Giovanni Cocco, Luigi Lacchè, Diego-Manuel Luzón Peña, Sergio Moccia, Giorgio Spangher, Anderson Teixeira Vichinkeski, Patrick Valdrini, Klaus Volk, Raúl Eugenio Zaffaroni.
Comitato di redazione
Coordinatori: Giovanni Manca (Università di Cagliari), Sabato Romano (Università della Calabria); Segretario di redazione Giuseppe Mecca (Università di Macerata).
Componenti: Jacopo Maria Abruzzo (Uni Calabria), Valentina Aragona (Uni Luiss - Uni La Coruña), Francesco Barresi (Uni Teramo), Giovanni Capozio (Uni Roma Sapienza), Antonio D’Anello (Magistrato - Uni Napoli ‘Federico II’), Mattia Di Florio (Uni Foggia), Ílison Dias dos Santos (Uni Salamanca), Francesco Di Paola (Uni Salerno), Federico Donelli (Uni Teramo), Caterina Gagliardi (Uni Calabria), Francesco Giacchi (Uni Teramo), Caterina Iagnemma (Uni Cattolica Milano), Mario Eduardo Maldonado Smith (Uni Rioja), Elena Mariani (Uni Milano Statale), Fabio Martinetto (Uni Piemonte Orientale), Carlo Petitto (Uni Calabria), Giulia Pini (Uni Perugia), Filomena Pisconti (Uni Bari), Erica Pranno (Uni Calabria), Maria Princi (Uni Calabria), Giulia Rizzo Minelli (Uni Bologna), Nicola Recchia (Uni Frankfurt), Carol Ruggiero (Uni Napoli Federico II), Gianluca Ruggiero (Uni Bari), Cristian Sánchez Benítez (Uni Cádiz), Chiara Savazzi (Uni Catanzaro), Ettore Squillaci (Uni Reggio Calabria), Gaetano Stea (Uni Salento), Mariangela Telesca (Uni Salerno), Vincenzo Tigano (Uni Catanzaro), Francesco Tuccillo (Uni Napoli Federico II), Serena Ucci (Uni Sannio), Nicoletta Ventura (Uni Bari), Pierluigi Zarra (Uni Foggia)
- Quaderno n. 5- M. Caterini, A. Cavaliere, J. Simon, E. R. Zaffaroni (a cura di), Diritto penale della miseria, miseria del diritto penale
- Quaderno 4 - G. Losappio, G. Manca, A. Vichinkeski Teixeira (a cura), Il diritto penale nel guado tra libertà, sicurezza e populismo
- Quaderno 3 - F. Basile, M. Caterini, S. Romano (a cura), Il sistema penale ai confini delle hard sciences. Percorsi epistemologici tra neuroscienze e intelligenza artificiale
- Quaderno 2 - R. Giurato e G. Mecca (a cura) Governare l’epidemia: società, istituzioni e sicurezza pubblica
- Quaderno 1 - M. Caterini e S. Muleo (a cura) La giustizia al tempo del coronavirus
- P. Simón Castellano, Reseña – publicada en “Estudios de Deusto” – al libro editado por F. Basile, M. Caterini, S. Romano, «Il sistema penale ai confini delle hard sciences», Vol. n. 3 dei Quaderni dell'ISPA
- P. Simón Castellano, Recensione – pubblicata su “Diritto penale e uomo” – al libro curato da F. Basile, M. Caterini, S. Romano, «Il sistema penale ai confini delle hard sciences» Vol. n. 3 dei Quaderni dell’ISPA
- Intervista di presentazione del terzo volume dei Quaderni dell’ISPA
- Intervista di presentazione del secondo volume dei Quaderni dell’ISPA
- F. Barresi, Recensione a M. Caterini - S. Muleo (a cura), La giustizia al tempo del coronavirus
- Criteri redazionali
Coordinatore Prof. Mario Caterini
L’Istituto di studi penalistici “Alimena” (ISPA), ai sensi dell’art. 2, co. 5 e dell’art. 6, co. 3 lett. i) del Regolamento di cui al D.R. n. 2098 del 10 dicembre 2019, al fine di favorire l’internazionalizzazione della didattica, promuove l’opportunità per professori e ricercatori in servizio all’estero, di svolgere cicli di lezioni e seminari nell’Università della Calabria nell’ambito delle materie d’interesse del Centro interdipartimentale.
I candidati, di nazionalità estera o italiana, dovranno essere alternativamente:
1) Professori in servizio in un’Università o in altra Istituzione di ricerca non italiana;
2) Ricercatori in servizio in un’Università o in altra Istituzione di ricerca non italiana;
3) Studiosi di chiara fama di Istituzioni culturali estere.
Il candidato potrà presentare istanza al Consiglio scientifico dell’ISPA all’indirizzo ispa@unical.it, unitamente al proprio curriculum e al programma del ciclo di lezioni e/o seminari, la cui durata complessiva non dovrà essere inferiore a dieci ore, nell’ambito delle materie e dei temi d’interesse del Centro interdipartimentale.
L’istanza sarà valutata dal Consiglio scientifico del Centro interdipartimentale per verificare il potenziale interesse del ciclo di lezioni e/o seminari per uno o più insegnamenti attivati in un Dipartimento dell’Università della Calabria. Nel caso, il Consiglio nominerà, previa sua adesione, un professore sponsor e trasmetterà la relativa richiesta al competente Dipartimento dell’Università della Calabria nell’ambito del quale è prevista l’erogazione delle lezioni e/o seminari, che col suo eventuale nullaosta approverà la richiesta. Il procedimento si concluderà con il Decreto rettorale che attribuirà al candidato il titolo di Visiting Professor, che non conferisce diritto a retribuzione e/o a rimborso spese, a meno che non lo prevedano apposite convenzioni o altre forme di collaborazione. Per gli altri dettagli del procedimento si rinvia al “Regolamento Visiting Professor” dell’Università della Calabria, approvato dal Senato accademico nella seduta del 21 aprile 2011 ed emanato con Decreto rettorale n. 1625 dell’11 luglio 2011.
Il Visiting ProfessorsProgram potrà svolgersi nella modalità in presenza nel Campus dell’Università della Calabria, compatibilmente con le superiori normative in tema di circolazione delle persone tra diversi territori, o in ogni caso nella modalità online utilizzando i software messi a disposizione dall’Unical.
Durante lo svolgimento del ciclo di lezioni e/o seminari al Visiting Professor saranno garantiti:
a) la copertura assicurativa per danni a terzi e per infortuni;
b) l’assistenza e supporto informativo ai fini delle eventuali procedure di permesso di soggiorno, per il tramite dell’Area ricerca scientifica e rapporti internazionali;
c) il godimento dei servizi dell’Ateneo, come la mensa, la foresteria, le biblioteche, ecc.
Al termine del ciclo delle lezioni e/o seminari, il Visiting Professor dovrà presenterà una relazione sull’attività svolta, controfirmata dal docente sponsor.
- Abadìas Selma - Spagna e Italia: sistemi penali a confronto
- De Nardi - La codificazione civile e penale ottocentesca ispano-americana
Coordinatore Prof. Mario Caterini
L’Istituto di studi penalistici “Alimena” (ISPA) dell’Università della Calabria, ai sensi dell’art. 2, co. 5 e dell’art. 6, co. 3 lett. i) del Regolamento di cui al D.R. n. 2098 del 10 dicembre 2019, offre l’opportunità ad alcune categorie di studenti di prendere parte al Visiting Researchers Program, al fine di promuovere l’internazionalizzazione della ricerca nell’ambito delle materie d’interesse del Centro interdipartimentale. I candidati, di nazionalità estera o italiana, dovranno essere alternativamente:
1) iscritti ad un Dottorato di ricerca istituito in un’Università non italiana;
2) iscritti ad un Corso di studi di un’Università non italiana, nella fase di elaborazione della tesi di laurea o di equipollente lavoro finale di ricerca.
Il candidato dovrà presentare istanza al Consiglio scientifico dell’ISPA all’indirizzo ispa@unical.it, unitamente al proprio curriculum e ad un programma di ricerca, validato dall’Università straniera mediante visto e approvazione del tutor del dottorato di ricerca ovvero del relatore della tesi di laurea o dell’equipollente elaborato finale di ricerca.
L’istanza dovrà essere valutata ed eventualmente approvata dal Consiglio scientifico del Centro di ricerca il quale, nel caso, attribuirà allo studente un tutor scelto tra i Professori fondatori dell’ISPA ovvero aderenti emeriti o senior. Il tutor, previa accettazione, seguirà e supervisionerà il lavoro di ricerca.
Dopo l’approvazione del Consiglio scientifico dell’ISPA, il procedimento si perfezionerà con il visto e nullaosta del Dipartimento dell’Università della Calabria competente per le esigenze amministrative e contabili.
L’accoglimento dell’istanza attribuirà al candidato la qualità di Visiting Ph.D. Student, per i dottorandi, ovvero di Visiting Scholar per gli altri tesisti. L’accesso al Visiting Researchers Program non determina, in ogni caso, alcun onere economico o finanziario per l’ISPA, per i Dipartimenti interessati e in genere per l’Università della Calabria a copertura di eventuali spese sostenute dal Visiting Ph.D. Studento dal Visiting Scholar.
Il Visiting Researchers Program potrà svolgersi nella modalità in presenza nel Campus dell’Università della Calabria, compatibilmente con le superiori normative in tema di circolazione delle persone tra diversi territori e previa approvazione dei competenti organi d’Ateneo, oppure nella modalità online.
L’ammissione al Visiting Researchers Program potrà dare diritto – previa verifica da parte dei competenti organi d’Ateneo delle condizioni legittimanti – ad alcuni benefits, tra cui: l’accesso alle banche-dati per svolgere l’attività di ricerca; l’accesso alle biblioteche e alle sale di studio dell’Università; l’accesso alla mensa e agli alloggi del Campus; la possibilità di seguire lezioni e seminari, previa nullaosta del docente titolare dell’insegnamento; l’assistenza e il supporto informativo ai fini delle eventuali procedure di permesso di soggiorno, per il tramite dei competenti uffici d’Ateneo.
Il programma dovrà concludersi con una relazione illustrativa dei risultati della ricerca che dovrà essere presentata al Consiglio scientifico dell’ISPA unitamente al giudizio sintetico del tutor nominato dal Centro interdipartimentale. La valutazione positiva da parte del Consiglio scientifico del Centro interdipartimentale comporterà il rilascio di un attestato di proficuo svolgimento del Visiting Researchers Program.
De Luca - Comparazione tra le discipline degli OPG in Spagna e delle REMS in Italia
2023 - Rapporto sulle attività svolte nel 2023
2022 - Rapporto sulle attività svolte nel 2022
2021 - Sintesi del Rapporto sull’attività svolta
Il 2021 è stato il secondo anno dell’attività del Centro di ricerca e, nonostante le condizioni particolari determinate dalla pandemia da Covid-19, l’Istituto ha programmato e realizzato molteplici iniziative descritte nel Rapporto qui accluso.
In primo luogo, l’Istituto, oltre ai 20 fondatori, ha raccolto ulteriori adesioni per un totale, ad oggi, di 249 membri appartenenti a 105 Università di 29 Paesi diversi, di cui 17 Emeriti, 167 Senior, 57 Junior, 8 Enti o associazioni. Ciò è avvenuto anche grazie alla costituzione di quattro gruppi internazionali di ricerca su tematiche interdisciplinari: 1) «Diritto penale e fattore religioso; 2) «L’ergastolo nel diritto comparato»; 3) «L’eutanasia nel prisma multidisciplinare»; 4) «La percezione mediatica dell’insicurezza»; gruppi che nel 2021 hanno iniziato la loro attività, meglio descritta nel rapporto.
L’ISPA nel 2021, inoltre, ha organizzato e patrocinato dieci iniziative convegnistiche o seminariali, alle quali hanno partecipato complessivamente circa 3000 persone: studenti, accademici, professionisti, in alcuni casi con il riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati.
L'impegno del Centro è stato poi profuso a favore della valorizzazione e conservazione della biblioteca e dell'archivio 'Alimena'. Nel 2021, infatti, si è avuta conoscenza della delibera del Ministero per i beni e le attività culturali relativa al riconoscimento dell'interesse culturale, ex artt. 13ss. D.Lgs. 42/2004. Sempre nel 2021 l'ISPA ha promosso il progetto di ricerca per partecipare al bando di cui al Decreto del Rettore dell'Università della Calabria n. 1246/2021, progetto utile alla conservazione e valorizzazione della biblioteca e dell'archivio Alimena e alla ricostruzione e interpretazione del pensiero e delle opere del Prof. Bernardino Alimena. L'accesso a questa fonte di finanziamento, infatti, potrebbe essere l'occasione per intraprendere quelle iniziative già pensate, ma ancora non realizzate per carenza di fondi.
Nel 2021, ancora, l'ISPA ha sottoscritto un accordo con l'Associazione “Biblioteca Gullo” per la conservazione e la valorizzazione dell'«Archivio sonoro Gullo», che tramite il Laboratorio di Fonetica del Dipartimento di Culture educazione e società, ha già prodotto la relativa digitalizzazione, mentre ora dovrà avviarsi la fase della metadatazione.
Dal punto di vista editoriale l'Istituto nel 2021 ha continuato la pubblicazione dei «Quaderni dell'ISPA» editi dalla Pacini giuridica di Pisa, con altri due volumi collettanei – che si aggiungono a quelli del 2020 – il primo intitolato «Il sistema penale ai confini delle scienze dure. Percorsi epistemiologici tra neuroscienze e intelligenza artificiale», a cura di Fabio Basile, Mario Caterini e Sabato Romano, 284 pagine; il secondo dal titolo «Il diritto penale nel guado tra libertà, sicurezza e populismo», a cura di Giuseppe Losappio, Giovanni Manca e Anderson Vichinkeski Teixeira, 240 pagine. Sono, inoltre, in cantiere i prossimi due volumi per il 2022.
Gli sforzi dell’ISPA hanno riguardato anche l’internazionalizzazione della ricerca e della didattica, con la continuazione delle attività del «Visiting Professors Program» e del «Visiting Researchers Program», i quali nel 2021 hanno generato lo svolgimento delle attività di due Visiting Professor, l’istruttoria e l’approvazione di altri due Visiting Professor, nonché la proroga del programma di ricerca di due Visiting Ph.D. Student.
Il Centro di ricerca ha continuato l’aggiornamento delle pagine web di presentazione. Oggi il sito ISPA conta un “menu” con 20 sezioni con centinaia di pagine che assicurano un’ampia diffusione del progetto culturale dell’Istituto e delle sue iniziative.
In conclusione, anche nel 2021 le iniziative realizzate e programmate sono state molte, diversificate e, in coerenza con il progetto culturale dell’Istituto, hanno riguardato la ricerca, la didattica, l’internazionalizzazione e la terza missione dell’Ateneo. I molteplici riscontri ricevuti dalle iniziative dell’ISPA confermano l’interesse e il valore delle idee a base dell’istituzione del Centro di ricerca, anche in una dimensione internazionale. Il pregio del progetto è apprezzabile a fortiori se si tiene in considerazione che l’attività descritta è stata compiuta in costanza di pandemia da Covid-19 e senza alcun onere finanziario e personale ad hoc dedicato, ma grazie all’impegno volontaristico di molti ai quali va il più vivo ringraziamento e apprezzamento.
2020 - Sintesi del Rapporto sull’attività svolta
Il 2020 è stato il primo anno di attività del Centro di ricerca nel quale, nonostante le condizioni particolari determinate dalla pandemia da Covid-19, sono state programmate e realizzate molteplici iniziative.
In primo luogo l’ISPA ha raccolto numerose adesioni oltre i fondatori: 233 studiosi, molti di particolare autorevolezza, afferenti a 103 Università di 29 Paesi, di cui 17 Emeriti, 156 Senior, 52 Junior e 8 Enti o associazioni. Ciò è avvenuto anche grazie alla costituzione di quattro gruppi internazionali di ricerca su tematiche interdisciplinari: 1) «Diritto penale e fattore religioso, 16 componenti; 2) «L’ergastolo nel diritto comparato», 63 componenti; 3) «L’eutanasia nel prisma multidisciplinare», 71 componenti; 4) «La percezione mediatica dell’insicurezza», 39 componenti.
L’ISPA nel 2020 ha inoltre organizzato e patrocinato quattro convegni e seminari, tre con modalità telematiche, ai quali hanno assistito complessivamente oltre 4000 persone: studenti, accademici, professionisti, in alcuni casi con il riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati e il rilascio da parte dell’ISPA di 1202 attestati di partecipazione.
L'impegno del Centro è stato poi profuso a favore della valorizzazione e conservazione della biblioteca e dell'archivio 'Alimena'. Nel 2020, previa ricognizione del materiale librario e d'archivio, è stata formalizzata l'istanza al Ministero per i Beni e le attività culturali al fine di ottenere la dichiarazione di interesse culturale ai sensi degli artt. 13 ess. del D.Lgs. n. 42/2004, con primo riscontro favorevole della competente Soprintendenza archivistica e bibliografica con nota prot. 30.07.04 del 7 febbraio 2020. È stata inoltre sottoscritta la convenzione con la Famiglia Alimena che regola i rapporti con l'ISPA.
Anche dal punto di vista editoriale l’Istituto nel 2020 ha prodotto i primi risultati. In particolare è stata istituita la collana de «I Quaderni dell’ISPA», edita dalla Pacini di Pisa fondata nel 1872, e la pubblicazione di due volumi collettanei: 1) «La giustizia al tempo del coronavirus», a cura di M. Caterini e S. Muleo, 216 pp.; 2) «Governare l’epidemia: società, istituzioni e sicurezza pubblica», a cura di R. Giurato e G. Mecca, 108 pp.
Gli sforzi dell’ISPA hanno riguardato anche l’internazionalizzazione della ricerca e della didattica, con l’istituzione di un «Visiting Professors Program» e di un «Visiting Researchers Program», i quali hanno generato l’istruttoria e l’approvazione di tre Visiting Professor e di due Visiting Ph.D. Student.
Sin da subito il Centro di ricerca ha allestito delle pagine web di presentazione. Oggi il sito ISPA conta un “menu” con 19 sezioni, tradotte in inglese e spagnolo, con centinaia di pagine che assicurano un’ampia diffusione del progetto culturale dell’Istituto e delle sue iniziative.
In conclusione, nel 2020 le iniziative realizzate e programmate sono state molte, diversificate e, in coerenza con il progetto culturale approvato dagli Organi accademici dell'Università della Calabria, hanno riguardato la ricerca, la didattica, l'internazionalizzazione e la terza missione dell' Ateneo. I molteplici riscontri ricevuti dalle iniziative dell'ISPA confermano l'interesse e il valore delle idee a base dell'istituzione del Centro di ricerca, anche in una dimensione internazionale. Il pregio del progetto è apprezzabile a maggior ragione se si tiene in considerazione che l'attività descritta è stata compiuta in costanza di pandemia da Covid-19 e senza alcun onere finanziario e personale ad hoc dedicato, ma grazie all'impegno volontaristico di molti ai quali va il più vivo ringraziamento e apprezzamento.
Francesco (Α 1836 - Ω 1902)
Francesco Alimena nacque a Cosenza il 6 settembre 1836. Trascorse l’adolescenza in uno di quei Collegi di Gesuiti dette “Scuole di Umanità” e si rivelò un eccezionale studente divenendo insegnante di giovani più grandi di lui. Rifiutò l’avvio alla carriera di predicatore evangelico ed iniziò da solo gli studi del diritto, divenendo in pochi anni l’avvocato più ascoltato e ricercato. Lasciò il suo nome in tutte le Assise del Mezzogiorno: oratore sommo del suo tempo, è ricordato quale figura alta e illustre nella storia dell’oratoria italiana per il suo secolo, l’800. Lo dissero un gigante della parola e che al suo banco di difensore si trasfigurasse.
Restano poderosi gli scritti rievocativi e commemorativi di quanti ebbero a vivere nella sua epoca e di quanti ne raccolsero i ricordi. Per tutti: Nicola Serra, Nicola Misasi in un lavoro del 1912, Adolfo Berardelli in uno discorso all’Accademia forense di Roma nell’ aprile del 1924, Ferdinando Cassiani che ne scriveva «sovrastava in quell’epoca sopra tutti l’ala formidabile di Francesco Alimena», Gennaro Cassiani. Enrico Pessina, Maestro di Diritto e procedura penale nell’Università di Napoli, ne scriveva come «aquila superba nei grandi cieli della eloquenza» ed Enrico Ferri, dalla cattedra dell’Ateneo romano, ne diceva che «imprimeva nei processi la sua unghia di leone».
Eletto deputato di Cosenza per la XV, XVI e XVII legislatura (1882-1892) non fu mai un uomo politico in senso proprio. Gli atti parlamentari ne riportano le parole dette nel maggio 1883 sul “trasformismo” e un memorabile discorso in difesa della Cassazione unica in Roma che gli conquistò la stima e l’affetto di Giuseppe Zanardelli che ne ricordava la figura ancora in scritti indirizzati al figlio Bernardino.
Illustrò la Presidenza del Consiglio dell’Ordine degli avvocati e procuratori di Cosenza negli anni dal 1897 al 1903. Terminò la sua esistenza il 21 ottobre 1902 nell’aula della Corte d’assise di Cosenza al termine d’una poderosa arringa.
Bernardino (Α 1861 - Ω 1915)
Bernardino Alimena nacque a Cosenza il 12 settembre 1861, da Francesco e da Maria Zumbini, nipote di Bonaventura, il noto critico letterario, professore di letteratura italiana nell'Università di Napoli, di cui fu Rettore, e Accademico dei Lincei. A Napoli, dal 1881 al 1884, Bernardino Alimena frequentò i corsi di giurisprudenza, che completò a Roma dove si laureò il 2 luglio 1885. L'anno dopo pubblicò Su la psicologia della premeditazione nell'Archivio di Psichiatria , Scienze penali ed Antropologia criminale, saggio tratto dalla più ampia opera – la tesi di laurea ampliata e rielaborata – che venne pubblicata a Torino nel 1887: La premeditazione in rapporto alla psicologia, al diritto, alla legislazione comparata.
Dopo la laurea soggiornò per lunghi periodi a Cosenza, di cui, oltre che consigliere comunale, fu anche sindaco nel 1889, il primo eletto direttamente dai cittadini. L’attività politica lo vide eletto, nel marzo 1909, deputato per il collegio di Cosenza, ma si dimise dopo due mesi. Fu anche candidato nelle elezioni del 1913. Benché gli impegni scientifici e accademici lo tenessero lontano da Cosenza, negli anni successivi, Alimena, penalista ormai di fama nazionale ed internazionale, non smise di interessarsi alle vicende della sua città natale, impegnandosi in prima persona in un’opera di rinnovamento e divulgazione culturale che coinvolgesse anche gli strati più emarginati della popolazione. In questo senso si posero le iniziative culturali promosse dallo stesso penalista insieme ad altri intellettuali cosentini: come ad esempio il Circolo di cultura di Cosenza fondato nel 1901 da Pasquale Rossi, a cui nel 1902 Alimena partecipò con una serie di conferenze, o l’Accademia Cosentina in cui ricoprì la carica di presidente nel 1903, o le iniziative editoriali locali alle quali Alimena non mancò di testimoniare il suo appoggio. L’importanza del contributo di Alimena a tali iniziative è confermato tra l’altro dalle parole – riportate da T. Cornacchioli e G. Spadafora – che Pasquale Rossi rivolse nel 1902 al penalista cosentino dalle colonne de Il Domani: «Cosenza nuova ed intellettuale si accolse e si accoglierà ancora attorno alla persona di Bernardino Alimena, l’illustre criminologo. Certo molto concorsero a questo risultato la forma ed il valore dell’uomo, le sue convinzioni politiche religiose intonate all’ambiente nostro [...] Cosenza volle testimoniare allo scienziato che la onora, la sua ammirazione».
Ottenne la libera docenza nell’Università di Napoli, in diritto penale nel 1889 e in procedura penale nel 1890, ma solo nel 1894 iniziò i corsi, con la prolusione dal titolo La scuola critica di diritto penale, pubblicata a Napoli nello stesso anno. La successiva carriera universitaria di Bernardino Alimena, dopo la nomina nel 1899 a professore straordinario nell’Università di Cagliari, fu legata alla facoltà di giurisprudenza della Regia Università di Modena, nella quale nello stesso 1899 fu nominato professore straordinario, per poi essere promosso ordinario il 1° dicembre 1902, ove insegnò per quindici anni, fino alla sua morte avvenuta il 30 luglio 1915. Prese parte attivamente anche alla vita scientifica internazionale, intervenendo a vari e importanti congressi a Parigi, a Pietroburgo, a Bruxelles.
La formazione giuridica di Alimena si compì negli anni di crisi della penalistica italiana dovuta alla diffusione delle scienze sociali come l'antropologia e la sociologia, che contribuirono all'affermazione del metodo positivista nel diritto e nella procedura penale. In campo europeo, dopo un primo riconoscimento, la scuola positiva italiana venne aspramente attaccata dalla componente francese che le contestava l'eccessivo legame con la figura di Cesare Lombroso e con le sue teorie. Cresciuto, dunque, tra le più accese polemiche della scuola positiva di diritto criminale, Bernardino Alimena ben presto si rese conto che la sanzione penale, per diventare arma efficace di difesa sociale, doveva essere determinata da una conoscenza profonda delle cause del delitto. Rivolse perciò la sua attenzione ed il suo studio alla filosofia del diritto e per completare la teoria dell'intimidabilità dell'Impallomeni cercò di innestare le teorie positivistiche, necessariamente derivate da una rigida concezione determinista, con quella reviviscenza del libero arbitrio che è la responsabilità morale . Cogliendo l'urgenza di un rinnovamento della scuola positiva italiana, si inserì nel dibattito nazionale ed internazionale dando vita ad una scuola di diritto penale con l'obiettivo di frenare la deriva antropologica in cui stava scivolando il positivismo italiano, e dall'altro di superare la contrapposizione tra scuole che impediva il progresso della scienza giuridica. Assumendo una posizione netta e ferma tra la scuola positiva e quella classica, volle non solo che il naturalismo e la sociologia non si sovrapponessero al diritto, ma che il primo divenisse una direttiva del pensiero cauta, approfondita e ritemprata alle fonti sicure della critica positiva; divenne così uno dei primi e più efficaci propugnatori di quella corrente che venne definita “terza scuola” e che l'Alimena stesso chiamò “scuola critica”. Tenendosi lontano dai dogmatismi della scuola classica come dagli eccessi della scuola antropologica, cercò di assegnare il giusto posto e la dovuta importanza al diritto penale di fronte alla biologia, alla sociologia ed allo stesso diritto pubblico, reagendo al tempo stesso alla corrente tedescafila. Convinto che «il diritto penale si trova tutto nel grande confluente del diritto e della psicologia», compose opere poderose nelle quali,
Le sue opere principali sono: La premeditazione in rapporto alla psicologia, al diritto, alla legislazione comparata, Torino, 1887; La scuola critica di diritto penale (Prolusione al corso di diritto e procedura penale nell'Università di Napoli) , Napoli, 1894; I limiti ei modificatori dell'imputabilità , Torino, 1894-1898, 3 voll.; Il delitto nell'arte (Prolusione al corso di diritto e procedura penale nell'Università di Cagliari) , Torino, 1899; Lo studio del diritto penale nelle condizioni attuali del sapere (Prolusione al corso di diritto e procedura penale nell'Università di Modena) (Riv. Dir. Pen. e Soc. Crim., 1900);Causalità, mezzo antigiuridico o prevedibilità?
Per ulteriori informazioni biografiche su Bernardino Alimena si vedano: Aa.Vv., Dizionario Biografico degli italiani , II, alla voce “Alimena” curata da R. Abbondanza, Ist. Enciclopedia, Roma, 1960; Aa.Vv., Bernardino Alimena . in Rivista di diritto e procedura penale , 1 (1915), pp. 513 ss.; M. Alimena Zumbini (a cura di), Bernardino Alimena nel rimpianto degli italiani , Cosenza 1916; G. Amellino, Bernardino Alimena e la «terza scuola» di diritto penale , in Studio Giuridico napoletano , 1 (1915), pp. 171 ss.; P. Arena, Bernardino Alimena , Reggio Calabria, 1934; DA Cardone, Filosofi calabresi , Palmi, 1925, pp. 199 ss.; CG Mor,Storia dell'Università di Modena , Modena, 1952; T. Cornacchioli, G. Spadafora, Pasquale Rossi e il problema della folla. Socialismo, mezzogiorno, educazione , Roma, 2000; GB De Mauro, Bernardino Alimena , in La Cronaca penale , 3 (1915), pp. 193 ss.; L. Gullo, Il cosentino B. Alimena e la “terza scuola” di diritto penale , in (a cura di) P. Falco e M. De Bonis, Per una idea di Calabria , Cosenza, 1982; A. Rocco, Bernardino Alimena, in La Giustizia Penale , 21 (1915) coll. 1403 ss.; P. Sabbatini, Bernardino Alimena , in Annali dell'Università di Modena, 1915-16, pp. 181 ss.; A. Santoro, Bernardino Alimena, in Scuola positiva, 25 (1915), pp. 728 ss.; Necrologio, B. Alimena, in Rivista Penale, 82 (1915), pp. 366 ss.; A. Sermonti, La morte di B. Alimena, in Rivista di discipline carcerarie e correttive, 1 (1915), pp. 409 ss.
Francesco (A 1898 - Ω 1949)
Francesco Alimena, figlio di Bernardino, nacque a Cosenza il 6 ottobre 1898. Dopo aver partecipato alla Grande guerra del 1915-1918 quale Ufficiale d’artiglieria da montagna ed essere stato insignito della Croce al merito di guerra, nel 1921 conseguì la laurea in giurisprudenza nella Regia Università degli studi di Roma. Nel 1929 partecipò al concorso della Fondazione Sestini indetto dalla Rivista Penale fondata dal Prof. Luigi Lucchini, conseguendone il premio per il lavoro Se l’azione penale possa concepirsi come un’attività obbligatoria dello Stato.
Nel 1934 conseguì la libera docenza in Diritto e procedura penale nelle Università. Negli anni 1936 e 1938 nel Concorsi banditi per la Cattedra di Diritto e procedura penale della Regia Università di Camerino, conseguì e fu confermata a voti unanimi la maturità scientifica e didattica.
Nel 1939 fu proclamato vincitore del concorso di professore straordinario alla cattedra di Diritto e procedura penale nella Regia Università di Sassari, ma non fu nominato perché celibe. Coniugatosi nel 1941 con Luigia Serra, figlia di Ludovico e di Armenia Rodotà de' Coronei, fu nominato Professore straordinario nella Regia Università di Cagliari nell'ottobre del 1941 quale titolare della cattedra di Diritto penale insegnandovi negli anni accademici 1941-1942 e 1942-1943, anche con gli incarichi degli insegnamenti di Procedura penale, di Diritto amministrativo e di Diritto costituzionale italiano e comparato.
Nel novembre del 1942 venne designato dalla Facoltà giuridica della Regia Università di Padova a successore dell’eminente Prof. Vincenzo Manzini nella Cattedra di Diritto penale, ma il Ministro dell’epoca v’inviò altro professore. Nel maggio del 1943 fu trasferito alla cattedra di Diritto penale con l’incarico della Procedura penale nella Regia Università di Trieste con conferma della Facoltà con voti unanimi, con decorrenza dal 29 ottobre 1943. Nella impossibilità a raggiungere la sede di Trieste a causa della guerra che aveva diviso l’Italia, dal Ministro della Pubblica istruzione (allora sedente in Salerno) fu messo temporaneamente a disposizione del Provveditore degli studi di Cosenza con l’incarico di riordinare e sistemare la Biblioteca civica cosentina gravemente colpita dai bombardamenti e compiendo tutto quanto necessitato per la salvezza di un importante patrimonio librario.
Alla liberazione di Roma, dal Ministro della Giustizia venne nominato componente della Commissione di riforma del codice di procedura penale, restando in atti importanti suoi pareri scritti ed in specie il parere su di uno schema di Decreto legge sulla partecipazione della difesa alla istruzione formale.
Nel 1945, liberata l’alta Italia, raggiunse la sede universitaria di Trieste. L’insegnamento del Diritto penale fu iniziato con la Prolusione “Colpevolezza normativa” letta nel marzo del 1946. Nello stesso 1946 ricevette la nomina ministeriale di Corrispondente esperto del Ministero per la Costituente.
Nel 1947 fu giudicato ed elevato alla dignità di Professore ordinario di Diritto e procedura Penale nelle Università, restando nell’Università di Trieste fino al 1948 quando, chiamato con voto unanime dalla Facoltà giuridica dell’Università di Catania, quale Professore ordinario succedeva alla cattedra di Procedura penale già del Prof. Guglielmo Sabatini. Tenne la prolusione al corso ufficiale di Diritto processuale penale il 30 gennaio 1949, sul tema “Il problema della Corte d’Assise”.
Fu membro del Direttorio e del Sindacato degli avvocati e procuratori di Cosenza dal 1935 al luglio 19143. Fu Socio ordinario dell’Accademia cosentina e ne rivestì la carica di Segretario Perpetuo. La morte lo colse, giovane, a Cosenza il 15 marzo 1949.
Ha lascito molte opere scientifiche, complesse produzioni pubblicate che costituiscono importanti studi sui principi di teoria generale e restano, tra l’altro, le parole dettate dal insigne Prof. Filippo Grispigni, dell’Ateneo romano, a conclusione dello studio licenziato per la prestigiosa Scuola Positiva - Rivista di criminologia e diritto criminale, sulla colpa nella ricostruzione del Prof. Francesco Alimena: «nell’eminente giovane penalista ritroviamo quella sensibilità fine e delicata di Suo padre, Bernardino Alimena (uomo a noi particolarmente caro), accresciuta però di maggiore penetrazione e vigoria di argomentazione».
Le sue opere principali sono: Se l'azione penale possa concepirsi come un'attività obbligatoria dello stato , Città di Castello, 1928; La questione dei mezzi inidonei nel tentativo: contributo alla teoria del conato criminoso , Roma, 1930; Osservazioni sulla distinzione del diritto in pubblico e privato , Roma, 1931; Intorno al reato d'inosservanza del regolamento collettivo di lavoro (art. 509 Cod. pen.) , Rocca S. Casciano, 1932; Accertamento delle contravvenzioni per l'igiene del lavoro e competenza della polizia giudiziaria , Rocca S. Casciano, 1933; Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ed il taglio dei fili della conduttura elettrica , Roma, 1934;Premeditazione e vizio parziale di mente: conciliabilità , Roma, 1935; Illecita obbiettiva e punibilità , Padova, 1935; In tema di simulazione di reato di calunnia e di frode processuale, Torino, 1935 ; I rapporti tra la premeditazione ed il vizio parziale di mente, Roma, 1935 ; Il suicidio nelle assicurazioni sulla vita, Roma, 1935 ; L'attività esecutiva nel tentativo, Roma, 1936 ; Illeicità obiettiva e punibilità, Padova, 1935 ; Appunti di teoria generale del reato , Milano, 1938; Atti idonei nel delitto di estorsione , Roma, 1938; Le condizioni di punibilità , Milano, 1938;Il concetto unitario del reato colposo, Padova, 1939; La dichiarazione di fallimento come condizione di punibilità nei reati di bancarotta , Padova, 1939; L'elemento psicologico nelle contravvenzioni , Milano, 1939; La colpa nella teoria generale del reato , Palermo, 1947; Il problema della corte di assise, Napoli, 1949.
La biblioteca degli Alimena, allocata nell’omonimo palazzo nel centro storico di Cosenza, è un prezioso patrimonio culturale, un unicum in considerazione del fatto che riunisce in quasi tremila volumi buona parte delle pubblicazioni realizzate a cavallo tra ’800 e ’900 nei saperi giuspenalistici e criminologici, con un’imponente sezione comparatistica, senza contare altre migliaia di libri che raccolgono studi, tra l’altro, di storia, di filosofia, di letteratura.
Il Centro – previa intesa con i discendenti degli Alimena – ha lo scopo di rendere fruibile la biblioteca. Potrà favorire e collaborare alla catalogazione e all’integrazione nel Servizio Bibliotecario Nazionale, previa convenzione col Polo della Biblioteca nazionale di Cosenza. Inoltre, le specifiche competenze e professionalità presenti nel Dipartimento di Culture, Educazione e Società potranno risultare utili per la conservazione digitale quantomeno dei libri più rari o importanti per le scienze penalistiche. In tale contesto, potrà essere obiettivo del Centro anche quello dello studio delle opere dei due insigni giuristi cosentini, onde valorizzarne la figura ed eventualmente reperire nella biblioteca scritti o documenti inediti.
L’ARCHIVIO SONORO DELL’AVV. PROF. LUIGI GULLO
In base alla convenzione sottoscritta nel luglio del 2021 tra l’Istituto di Studi Penalistici “Alimena”, il Laboratorio di fonetica dell’Università della Calabria e l’Associazione Biblioteca “Gullo”, è stata completata la digitalizzazione delle registrazioni delle arringhe e dei discorsi di Luigi Gullo. La collezione oltre a raccogliere discussioni processuali e arringhe, contiene anche discorsi e conferenze tenuti nel corso d’incontri politici e pubblici.
Per accedere all’archivio sonoro completo è possibile cliccare su questi link:
L’archivio Gullo: il documento sonoro dall’analogico al digitale Audiocassette
Audiocassette Gullo: restauro e digitalizzazione
Microcassette: arringhe Luigi Gullo
LA VITA DELL’AVV. PROF. LUIGI GULLO
Lugi Gullo, nato a Cosenza il 9 marzo 1917, è stato un brillante avvocato penalista, nonché senatore della Repubblica.
Dopo essersi diplomato al liceo classico Bernardino Telesio, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Milano, dove, nel 1939, si laureò con una tesi sulle attenuanti previste dall'art. 62 del codice penale, da cui trasse la sua prima monografia, L'articolo 62 del codice penale: circostanze attenuanti comuni, Napoli, 1941.
S’iscrisse, allora, alla Facoltà di filosofia dell'Università di Napoli, conseguendo la sua seconda laurea in pochissimo tempo.
Dopo lo sbarco alleato in Calabria, tornò a Cosenza e iniziò a praticare la professione di avvocato nello studio del padre, Fausto Gullo (ministro dell'Agricoltura e poi della Giustizia nei primi governi unitari del dopoguerra), prediligendo, sin da subito, la materia penalistica.
Fu in questi anni che scrisse e pubblicò Il delitto di calunnia, Milano, 1946 e Saggi di diritto penale, Milano, 1955.
La personalità di Luigi Gullo non passò mai inosservata: brillante avvocato e uomo politico, grande studioso e lettore.
Nel corso della sua prestigiosa carriera, durata oltre mezzo secolo, partecipò a importanti processi che hanno segnato la storia italiana: da quello per la strage di Villalba a quello per la strage di piazza Fontana.
Nel 1956 divenne libero docente di diritto penale nell'Università “La Sapienza” di Roma e quindici anni dopo fu nominato membro della Commissione universitaria per la libera docenza.
Nel 1963 fu eletto senatore nel Collegio di Cosenza nelle fila del PCI, ottenendo un successo personale. Componente della commissione giustizia, rimase a palazzo Madama una sola legislatura facendo parte della Commissione permanente Giustizia e autorizzazioni a procedere. Nel 1975 si dimise dal PCI, si avvicinò al PSI e successivamente al Partito Radicale.
Già nel 1963 divenne socio ordinario dell'Accademia cosentina della quale, nel 1977, fu eletto presidente e mantenne tale carica sino alla morte.
Con la caduta del fascismo e la riconquista della libertà di stampa, si dedicò anche all’attività pubblicistica, iniziando così a collaborare con molti giornali e riviste, sia di diritto che di letteratura e filosofia. Nel 1955 avviò le pubblicazioni di Chiarezza, mensile di politica e cultura che si è avvalso, per molto tempo, di firme prestigiose.
Negli ultimi anni della sua vita pubblicò il romanzo autobiografico Conversazione a Macchia (1991) e La famiglia Grande (1993), oltre che tre volumetti su questioni penalistiche: Delitto pena e storicismo (1994), ispirata all'opera di Beccaria in cui trattò il problema della carcerazione; Il pentitismo (1995), sull’uso discutibile che si stava facendo, in quegli anni, dei collaboratori di giustizia; La prova penale (1995), contro i processi indiziari.
Venne pubblicata postuma, invece, Chiarezza, una raccolta di scritti su argomenti giuridici e sue importanti arringhe, che lui stesso selezionò quando ancora era in vita.
Morì nel settembre del 1998.
2024
Populismo politico, populismo penale e garanzie costituzionali
2023
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15.12.2023
https://www.unitelmasapienza.it/news/governare-attraverso-la-criminalita-nellepoca-dei-populismi-lintervento-del-prof-jonathan-simon/
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12.13/12/2023
Seminario Prof. Jonathan SIMON Università di Berkeley, USA I miti punitivi e l'ulteriore legittimazione dello Stato carcerario
5.12.2023 - Università Federico II di Napoli
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Lectio Magistralis Prof. Sergio Moccia "Riflessioni storico-dommatiche sul diritto penale delle garanzie"
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2022
LECTIO MAGISTRALIS Prof. Giovanni Fiandaca "La partecipazione nei reati associativi"
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Riforma Cartabia - Dibattimento e pena
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La riforma Cartabia - Indagini preliminari e udienza preliminare
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Lectio Magistralis del Prof. Raúl Zaffaroni "Criminologia ed economia oggi"
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Rifiuto dei trattamenti sanitari e aiuto medico a morire
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La riforma Cartabia: come cambia la Giustizia Penale
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2021
La scomunica ai mafiosi? Significato e valore delle norme penali nel diritto della Chiesa in prospettiva comparata
11/10/2021 - ore 9.00 - Aula 8 Albergo dei Poveri, Pzz.le E. Brignole
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LECTIO MAGISTRALIS - Il diritto penale “prima ratio” - Prof. Luigi Stortoni
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Lectio Magistralis Prof. Raúl Zaffaroni
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Webinar - L'intelligenza artificiale tra diritto ed etica
02/12/2020 - ore 18.00
02/10/2024 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
07/08/2023 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
12/12/2022 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
26/04/2022 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
22/01/2022 - Verbale Comitato redazione Quaderni ISPA
13/12/2021 - Verbale Consiglio scientifico ISPA.
09/12/2021 - Verbale Comitato di redazione «Quaderni dell’ISPA»
03/12/2021 - Verbale Assemblea Gruppo di ricerca “Eutanasia”
24/09/2021 Verbale Consiglio scientifico ISPA
16/06/2021 Verbale Consiglio scientifico ISPA
08/01/2021 – Verbale Assemblea Gruppo di ricerca “Eutanasia”
19/12/2020 Verbale Comitato di redazione «Quaderni dell’ISPA»
18/12/2020 Verbale Comitato direttivo International research group «The Media Perception of Insecurity»
14/12/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
13/11/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
23/10/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
9/07/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
9/05/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
20/03/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
22/01/2020 - Verbale Consiglio scientifico ISPA
13/10/2023 - Intervista Rai Prof. Mario Caterini e Prof. Jhonatan Simon
10/11/2023 - Anziani e Carcere
27/01/2022 Giustizia penale e riforma Cartabia
16/04/2021 Celebrata la lectio magistralis del professor Raul Zaffaroni
20/01/2021 - Ricerca, la dimensione internazionale dell'Istituto Alimena
15/01/2021 - La Biblioteca Alimena, un tesoro affidato alle cure dell'Unical
03/12/2020 - Webinar sull'intelligenza artificiale nel mondo del diritto
02/12/2020 - I computer con la toga? Viaggio nella giustizia del futuro
03/11/2020 - Nuovi progetti di ricerca per l'istituto "Alimena"
16/07/2020 - Confronto tra giuristi sulla pena dell'ergastolo
Contatti
Istituto di Studi Penalistici “Alimena”
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Università della Calabria
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